Vie Storiche e la viabilità Romana Tutte le strade portano a Roma.
Si contano circa centomila km di vie lastricate larghe fino a cinque
metri costruite spesso dove c'erano solo boscaglia impenetrabile o
rovo, attraversando fiumi, bonificando acquitrini. Un infinito numero
di stazioni di posta, di accampamenti poi trasformati in città, servite
a loro volta da strade urbane, acquedotti, templi, terme.Altri 150.000 km di itinerari minori in terra battuta, e poi mulattiere scavate nella roccia attraverso i passi delle montagne. La Tabula Peutingeriana è il documento che rappresenta graficamente la dimensione del territorio Europeo, Asiatico ed Africano in cui la cultura romana si era diffusa e stabilizzata proprio grazie alla rete stradale sulla quale potevano correre in sicurezza persone, merci ed informazioni. Questa rete, che in epoche successive non è stata mantenuta in modo adeguato, è rimasta comunque unica per le comunicazioni via terra fino al diciottesimo secolo. Oggi alcuni tratti di basolato romano sono ancora percorsi dai moderni veicoli così come molti ponti... e lo saranno ancora per tanto tempo a dispetto delle costosissime opere moderne che durano pochi anni nelle finiture superficiali in asfalto e purtroppo anche nelle strutture portanti dei ponti e dei viadotti. Le strade romane, così come tutte le strade antiche, devono essere considerate quindi come un'opera d'arte da godere, studiare e salvaguardare al pari dei capolavori di scultura, di pittura e di architettura. Vie Storiche cerca di contribuire alla diffusione di questo messaggio.
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novembre 2018 - Dario Monti |