Costruiti in legno e realizzati esclusivamente per l'esposizione, la maggior parte degli edifici fu demolito; l'unico in muratura, conservato ancora oggi con la medesima funzione, è l'Acquario. I diversi edifici espositivi, dislocati su un'area di un milione di metri quadrati di cui quasi un terzo coperti, presentavano un variegato panorama di attività spaziando dalle Arti industriali a quelle decorative, dal campo dei trasporti a quello della previdenza e dell'igiene pubblica.
Un mondo in pieno fermento in cui all'Esposizione si affiancavano numerosi eventi come mostre temporanee o concorsi a premi. Segno dei tempi il concorso internazionale di aerostatica con le gare per palloni dirigibili o macchine per volare con o senza motore. All'Esposizione milanese parteciparono quaranta nazioni provenienti da ogni parte del mondo e, alla sua chiusura, l'11 novembre 1906, si contarono oltre cinque milioni e mezzo di visitatori. Un numero eccezionale per l'epoca!
Per
celebrare l'avvenimento dell'anno, nell'area del Parco Reale, furono
riprodotti a grandezza naturale i due portali del Traforo ferroviario
del Sempione, un'impresa che vanta, ancor oggi, un primato per la sua
lunghezza. Un' impresa storica a cui l'Esposizione del 1906 legò il
proprio nome per testimoniare lo stretto legame di Milano con il
Traforo del Sempione, collegamento che, un secolo dopo l'apertura
della strada napoleonica, rafforzava il ruolo economico della città
lombarda nel panorama europeo. >>> continua: Il traforo del Sempione<<<
Immagini dal repertorio di Lombardia Beni Culturali
Apertura EXPO 2015 - Rosalba Franchi
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