WALSER da "La mia vita" di Thomas Platter 1499-1582

Come si curavano:

Con altri paesani rientrai a casa in Vallese: alla gamba mi era venuto un ascesso e credevo che fosse peste. Salendo a Grachen mi addormentai diciotto volte in una mezza giornata. Mia zia mi applicò una foglia di cavoloe, con l'aiuto di Dio, guarii e nessuno fu contagiato.”

A Visp nacque la nostra prima figlia. Per mia moglie fu un parto doloroso. L'assistettero alcune buone donne... in tutto il paese non ci sono levatrici pagate: sarebbe per loro cosa disdicevole accettare compensi.

Le misero al collo durante il travaglio un grande rosario di legno nel nome di Santa Margherita, affinché partorisse più dolcemente. La convinsero a promettere una messa. Dovetti starle vicino, perché in Vallese i mariti sono obbligati ad assistere le mogli quando partoriscono, per imparare così ad essere più pazienti nei loro riguardi.”

Studiavo con assiduità; al mattino mi alzavo presto e alla sera andavo tardi a dormire. Per questo la testa mi doleva spesso e mi venivano dei capogiri così violenti... I medici mi praticavano salassi e mi ordinavano tritumi di spezie, ma non servivano a niente.”

Arrivato a Visp, vi trovai il capitano Simon, che era sempre ben disposto con me. Mi disse che voleva fare una cura contro la gotta alle acque di Briga, che mi avrebbe pagato le cure se lo accompagnavo. La cura gli fece bene. In diversi l'aiutavano a mettersi nella vasca, si bagnava per due ore, poi usciva senza stampelle. Arrivò ai bagni anche il capitano della guardia del duca di Milano che aveva già speso inutilmente un sacco di soldi per la sua sciatica. Fece la cura e in tre giorni la sciatica si fermò e guarì. Ho visto a Briga queste ed altre guarigioni che hanno veramente del prodigioso.”

Precedente pagina 2 di 3 Successivo

LAV-legname LAV-negozio LAV-pascolo-1 LAV-patate-1 LAV-patate-2
LAV-patate-3 LAV-segale-1 LAV-segale-2 LAV-walser-10 LAV-walser-11
LAV-walser-14 LAV-walser-passi LAV-walser-passo-inverno LAV-walser-sempione LUOGHI-agaro-1