I
L'antica chiesa
di San Pietro in Vulpiate, più conosciuta come Santuario
del Varallino, sorge a circa dieci chilometri ad est di Novara,
a poca distanza dall'abitato di Galliate in direzione della vallata
del Ticino. Dal centro del paese, dominato dall'imponente presenza
del Castello visconteo, si percorre un lungo viale alberato in
direzione della campagna. La presenza del Molino Montereggio
e degli annessi edifici colonici testimoniano ancora oggi la
tradizionale coltura del riso che caratterizza questa zona.
L'attuale strada che conduce al Santuario fu aperta a metà
Ottocento per sciogliere un voto da parte della popolazione minacciata
da un'epidemia di colera. Fu proprio allora che, per le sue somiglianze
con il Sacro Monte di Varallo, questo oratorio cominciò
ad essere chiamato "Il Varallino".
La chiesa primitiva, ubicata in aperta campagna nella località
Vulpiate, esisteva già tra 1400 e 1500 ed era dedicata
a San Pietro. Era un luogo di profonda devozione popolare per
gli abitanti di Galliate ma anche dei paesi della valle del Ticino
e della Lombardia che qui giungevano in pellegrinaggio per venerare
un affresco miracoloso della Madonna con il Bambino.
Nel XVI-XVII secolo alla chiesetta si sostituì un edificio
ellittico attribuito a Pellegrino Pellegrini detto il Tibaldi
che fu in più fasi ampliato ed abbellito. La facciata
fu ultimata nel 1894 e presenta all'esterno un affresco raffigurante
la Fuga di San Pietro del 1625; a fianco della chiesa sorgono
il minuscolo campanile realizzato nel 1870 ed il vecchio romito,
ora adibito ad abitazione del custode. Lungo i fianchi sono ben
visibili le possenti strutture murarie dell'edificio centrale
costruito alla fine del XVI secolo ed il più agile profilo
intonacato della cupola settecentesca.
L'interno della chiesa, ad unica navata, è particolarmente
maestoso, ricco di decorazioni pittoriche e stucchi. Appena
varcato l'ingresso, colpisce la presenza di dieci cappelle laterali
riccamente affrescate e popolate da numerose statue di pregevole
fattura artistica ed intenso realismo. Le figure, in terracotta
policroma, sono ispirate a modelli reali sia nelle dimensioni
che nelle fattezze; grazie ai recenti interventi di restauro
conservativo, oggi le possiamo ammirare in tutta la loro vivacità
e ricchezza espressiva.
Richiamandosi all'esempio dei Sacri Monti piemontesi e lombardi,
il percorso devozionale del "Varallino" rappresenta
il ciclo dei Misteri del Rosario. Esso si svolge interamente
all'interno della chiesa: sul lato destro, le prime cinque cappelle
raffigurano i Misteri Gaudiosi, sul lato sinistro si susseguono
le scene dei Misteri Dolorosi mentre nel presbiterio si celebrano
i Misteri Gloriosi.
Nel corso dei secoli furono numerosi gli artisti chiamati a prestare
la loro preziosa opera; alcuni di essi furono attivi anche in
altri Sacri Monti lombardi e piemontesi. Tra XVII e XIX secolo
lavorarono per le cappelle del Santuario, Dionigi Bussola, Giovanni
Battista Dominioni, Lorenzo Peracino, Grazioso Rusca, Magno Cogliati,
Giuseppe Argenti. Il Bussola realizzò le prime cappelle
dei Misteri Dolorosi; nel XVIII secolo riprese l'opera il pittore
valsesiano Lorenzo Peracino al quale sono da attribuire i numerosi
dipinti delle cappelle e lo spettacolare affresco della cupola
sopra l'altare maggiore che raffigura l'Incoronazione della Beata
Vergine. La creazione di una quinta scenica in muratura (all'interno
un piccolo corridoio permette di accedere alla cupola ellittica)
crea un particolare effetto scenografico che conferisce al dipinto
una notevole profondità.
A metà Ottocento alcune cappelle furono ricostruite e
con esse si procedette al rifacimento di alcuni affreschi da
parte del pittore neoclassico Giuseppe Argenti.
L'antico affresco miracoloso della Madonna con Bambino, ridipinto
dal Peracino, fu collocato sul muro di fondo dell'abside, oltre
l'altare settecentesco di marmi policromi.
Lorenzo Peracino, con l'aiuto del figlio Giovanni Battista, tra
il 1780 e il 1781 decorò anche le due sacrestie che affiancano
il presbiterio: in esse sono raffigurati alcuni significativi
episodi della vita pubblica di Gesù, ideale collegamento
tra Misteri Gaudiosi e Dolorosi.
La solenne festa del Santuario del Varallino si celebra l'8 settembre,
giorno della Natività della Vergine Maria.
(Per informazioni
e visite rivolgersi alla Parrocchia dei SS. Apostoli Pietro e
Paolo di GALLIATE (Novara), tel.0321 861527
|