Corteo di Pellegrini: Fidenza, Cattedrale
" Peregrini si possono intendere in due modi, in uno
largo e in uno stretto: in largo, in quanto è peregrino
chiunque è fuori della sua patria; in modo stretto non
s'intende peregrino se non chi va verso la casa di Sa' Iacopo
o riede. E' però da sapere che in tre modi si chiamano
propriamente le genti che vanno al servigio de l’Altissimo:
chiamasi palmieri in quanto vanno oltremare, la onde molte volte
recano la palma; chiamansi peregrini in quanto vanno a la casa
di Galizia, però che la sepoltura di Sa' Iacopo fue più
lontana della sua patria che d'alcuno altro apostolo; chiamansi
romei quanti vanno a Roma". Così scrive Dante nella
Vita nova tracciando un preciso quadro d'insieme delle cosiddette
"peregrinationes maiores" la cui pratica era assai
diffusa nel Medioevo.
Pellegrini in visita al S. Sepolcro
Scopo del viaggio era la visita ad un luogo particolarmente
significativo per un cristiano, un sito reso sacro dalle presenza
di preziose reliquie.
La Terra Santa e la città di Gerusalemme, sin dai tempi
più antichi, avevano attirato schiere di pellegrini desiderosi
di ripercorrere i luoghi in cui Cristo era vissuto e visitare
il Santo Sepolcro: coloro che vi si recavano erano chiamati "palmieri"
perché portavano, al loro ritorno, la palma di Gerico.
A Roma, capitale della cristianità, i pellegrini confluivano
da ogni parte d'Europa per venerare le reliquie di Cristo e dei
primi martiri cristiani. A partire dalla fine del Duecento la
"Veronica", una sorta di sudario in cui si voleva che
Cristo avesse impresso i suoi tratti, fu una delle reliquie più
venerate. Si trattava di coloro che Dante chiama "romei".
Pellegrini a Roma durante il Giubileo
del 1300
Dopo il 1300, anno in cui Bonifacio VIII proclamò il
primo Anno Santo, il pellegrinaggio verso Roma si rafforzò
notevolmente proprio grazie all'istituzione dei giubilei.
Famosi, per la grande affluenza di fedeli, oltre al primo, quello
del 1350 a cui , secondo le testimonianze del Villani, parteciparono
" cristiani con meravigliosa e incredibile moltitudine,
essendo di poco innanzi stata la generale mortalità, e
ancora essendo in diverse parti d'Europa".
Santiago di Compostella cioè "la casa di Galizia
ove si trovava la sepoltura di Sa' Jacopo", era la meta
di coloro che Dante definisce "peregrini in senso stretto"
.
San Giacomo a cavallo con due pellegrini
Sita in Galizia, l'estrema regione occidentale della Spagna,
Santiago conobbe la sua fortuna con il ritrovamento, nel IX secolo,
del corpo dell'apostolo Giacomo (Santiago per gli spagnoli).
Da quel momento e proprio nel luogo della sua sepoltura, si moltiplicarono
i miracoli e le apparizioni tanto da richiamare un numero sempre
maggiore di pellegrini.
San Giacomo cavaliere "mata moros" divenne il simbolo
della lotta dei re cristiani contro i musulmani, incontrastati
padroni di vasti territori nel sud della Spagna.
Dopo la “reconquista” nell'immaginazione popolare la
figura di San Giacomo si trasformò in quella di un modesto
pellegrino con cappello a larghe tese, un bastone, "il bordone",
con la zucca vuota per contenere l'acqua.
S. Eldrado riceve le insegne del pellegrinaggio
Tale era infatti, l'abbigliamento tipico del pellegrino medioevale
che, prima di partire, partecipava ad un vero e proprio rito
di vestizione : gli indumenti (un mantello di tessuto ruvido,
il cappello , la bisaccia, il bordone) venivano solennemente
benedetti davanti all'altare prima di essergli consegnati. Al
mantello o al cappello il pellegrino soleva fissare dei distintivi
quali la conchiglia,le chiavi di S. Pietro, l’effigie della
Veronica , per comprovare in qualche modo la propria identità.
I pellegrini, come del resto la maggior parte delle persone,
viaggiavano a piedi percorrendo giornalmente trenta, quaranta
chilometri al giorno in pianura; venti, trenta in zone montuose
o particolarmente difficili.
Di quello che si deve astenere e prendere
il pellegrino
Partire per un viaggio era comunque, quasi sempre un'impresa:
alla fatica fisica che occorreva sopportare, alle avversità
della natura si aggiungevano gli assalti dei briganti. Non è
un caso che molti pellegrini, prima di partire, facessero testamento:
il viaggio poteva durare molto tempo e il ritorno non era poi
così sicuro. In ogni caso era consuetudine considerare
sotto la protezione della Chiesa i beni e gli effetti di chi
partiva per un pellegrinaggio. Chi tornava, però, dopo
aver vissuto un'esperienza tanto importante, era tenuto in grande
considerazione non solo perché dimostrava di aver superato
molte prove ma anche perché si riteneva arricchito di
una grazia del tutto speciale.
Pellegrini verso Roma. Sutri
Lungo le strade che hanno percorso i pellegrini si è
costruita nel Medioevo la coscienza dell’Europa e della
sua comune identità. Il fenomeno del pellegrinaggio ha
rappresenta nella storia passata e forse anche in quella odierna
una opportunità di scambio e di incontro tra popoli e
culture diverse.
Il martirio di San Pietro
|