Eliza Robinson Cole : "Viaggio di una signora intorno al Monte Rosa"

 
libro

Pubblicato a Londra per la prima volta nel 1859 il "Viaggio di una signora intorno al Monte Rosa" compare oggi nella edizione italiana a cura di Gianluigi Discalzi per Art Point Libreria Antiquaria (Aosta, 2007).

L'accurata pubblicazione, corredata da un'ampia Prefazione e puntuali note al testo, è corredata dalla riproduzione di alcune incisioni e da una cartina con l'indicazione degli itinerari descritti da Eliza Robinson Cole, autrice del dettagliato racconto dei viaggi effettuati intorno al Monte Rosa e nelle valli italiane di Anzasca, Mastalone,Camasco, Sesia, Lys, Challant, Aosta e Cogne in una serie di escursioni negli anni 1850-56-58. Eliza Robinson viaggiò in compagnia del marito Henry Warwich Cole e William Longman che sollecitò Eliza a pubblicare presso la sua casa editrice il diario che la donna teneva d'abitudine durante le sue escursioni in montagna; ad essi, nelle diverse escursioni, spesso si affiancano le guide alpine, i conduttori degli animali da soma, i portatori.

Monte Rosa
Il Monte Rosa dalla valle Anzasca
Lago d'Orta
Il lago d'Orta

Il racconto di Lady Cole (in tal modo è spesso stata citata l'autrice) rispetto ad altri testi coevi è particolarmente interessante perché si tratta di un inconsueto resoconto al femminile di escursioni in luoghi montani frequentati all'epoca da un numero assai limitato di donne.

A metà Ottocento, in Italia più che in altri Paesi, l'esperienza della Cole era senza dubbio fuori dal comune; per una donna non era usuale viaggiare a piedi o a dorso di mulo per superare passi alpini o avventurarsi in valli pressochè selvaggi salendo erti sentieri. Eppure Eliza , convinta che i suoi viaggi non siano imprese per donne eccezionali, nel primo capitolo del suo testo si rivolge direttamente alle signore lettrici affinchè, con la lettura del suo diario di viaggio, siano invogliate a seguire il suo esempio nel visitare le magnifiche vallate che circondano il Monte Rosa.

Cervino

Il Cervino dal Breuil

Negli stessi anni in cui Eliza compie i suoi viaggi anche il Reverendo King percorre le valli italiane accompagnato dalla moglie; anche di questi ultimi resta testimonianza nel diario scritto dallo stesso King, testo che la Cole ben conosce poiché lo cita nel suo testo in più occasioni soprattutto in riferimento alle difficoltà sopportate durnate il viaggio dalla signora King.

Per le signore risultava infatti assai faticoso, specie nelle valli italiane, reperire cavalli da sella oppure muli ed asini adeguati per le signore che, per quanto possibile, viaggiavano su tali cavalcature. La Signora King -informa Lady Cole- per ovviare agli inconvenienti del viaggio, portava con sé una sella da donna pieghevole facilmente trasportabile ed adattabile ai diversi animali. Spesso la Cole racconta però di aver dovuto scendere dalla cavalcatura per superare sentieri troppo impervi e pericolosi e di aver proseguito il viaggio a piedi al pari degli uomini suoi compagni di viaggio che, peraltro, sono nominati solo raramente ed in modo molto rapido nel diario. Del marito, citato solo con l'iniziale H., non sappiano pressochè nulla se non la sua appartenenza al prestigioso Alpin Club.

Eliza lascia trasparire nelle sue descizioni di luoghi e persone il suo entusiasmo o il suo disappunto, la fatica e la soddisfazione per aver raggiunto una meta ambita. E' entusiasta dei panorami mozzafiato di cui può godere percorrendo le diverse valli; si lascia letteralmente rapire dalla maestosità di vette e ghiacciai, è stregata dalla quiete del lago d'Orta. Raccomanda di attraversare il Passo del Monte Moro e del Teodulo avvertendo le signore che, però, a causa di particolari condizioni atmosferiche o della neve, questi itinerari potrebbero non essere consigliati alle donne. In alterantiva suggerisce il Sempione ed il Gran San Bernardo.

Liskamm

Il Monte Rosa da Gressoney

Nulla è lasciato al caso: anche alcune rinuce a raggiungere luoghi troppo pericolosi diventano avvertenze per le lettrici alle quali l'autrice non lesina consigli anche riguardo all'abbigliamento.
Eliza descrive con precisione gli indumenti e le calzaturepiù adatte suggerendo alle donne anche i possibili accorgimenti per rendere più sicuro ed agevole il cammino in montagna. Curioso l'espediente dei piccoli anelli fissati sul vestito nei quali passare un cordino per sollevare l'abito all'altezza desiderata velocemente e con un solo gesto.
Con precisione la Cole dà consigli anche sul trasporto del bagaglio, sulle provviste, sui libri utili durante il viaggio. Sembra non voler dimenticare proprio nulla nel suo diario che può, a ragione, trasformarsi in un piacevole ed avvincente vademecum capace di lasciarci immaginare paesaggi e personaggi che, forse, ancora oggi possiamo ritrovare camminando intorno al Monte Rosa.


 Ottobre 2009 - Gennaio 2015 - Rosalba Franchi