|  Citando Handel e Shakespeare
      e la loro passione per l'Italia, Samuel Butler introduce i suoi
      racconti di viaggio con un appassionato omaggio all'Italia, terra
      che, dopo l'Inghilterra, sua terra natale, vorrebbe come seconda
      patria. Il libro che raccoglie i suoi diari di viaggio sulle
      Alpi, è proprio dedicato all'Italia " come ringraziamento
      per la felicità che mi ha procurato" .Nel corso delle sue peregrinazioni in terra italiana ma anche
      nel Canton Ticino (di cui l'autore aprezza il carattere italiano
      pur essendo in territorio appartenente alla Confederazione svizzera),
      Butler è particolarmente incuriosito dalla piccole chiese
      che incontra sul suo cammino. Scopre la peculiarità e
      la bellezza delle cappelle che si snodano lungo le pendici di
      dolci alture: sono le realtà dei Sacri Monti prealpini
      che lo interessano in modo particolare per il loro realismo espressivo,
      la loro ricchezza artistica e valenza religiosa.
   Personaggio al bando dai circoli
      scientifici ed artistici del suo Paese per il manifesto spirito
      anticonformista e per la sua libertà di pensiero, S. Butler,
      dopo molti rifiuti , riuscì a pubblicare nel 1881, solo
      a proprie spese, il suo diario di viaggio in Canton Ticino, Piemonte
      e Lombardia. Ritorna in questi luoghi ogni estate per compiere
      le sue passeggiate annotando ciò che vede e disegnando
      schizzi e paesaggi."Anche quando le cose non marciano bene - scrive nel 1890
      - non mi sono mai perso i miei mesi d'estate in Italia".
 Popolano i suoi piacevoli ed animati racconti molti personaggi
      comuni: contadini, osti, cameriere, monaci, pellegrini e curati
      di campagna.
 Dopo la prima visita a Varallo nel 1871, Butler si innamora dei
      Sacri Monti prealpini che visita con interesse ed ammirazione
      durante i suoi soggiorni estivi in Italia.
 Nei suoi dichiarati intenti c'è la volontà di far
      conoscere la realtà dei Sacri Monti in Europa. In particolare
      si appassiona a tal punto all'attività artistica di Jean
      de Wespin, detto "il Tabachetti", da considerare la
      divulgazione delle sue opere una delle realizzazioni della sua
      vita.
 Butler si mostra particolarmente critico nei confronti dei compatrioti
      che dimostrano di non saper apprezzare i Sacri Monti italiani
      e di coloro che, in Italia, non denotano sensibilità nei
      confronti del patrimonio artistico del loro Paese.
 Nel corso dei numerosi soggiorni
      estivi , oltre a Varallo, visita il santuario di Oropa, le cappelle
      di Graglia, il sacro Monte di Varese, quello di Orta, di Crea
      e Locarno.Particolare affetto lo lega al Canton Ticino, uno dei luoghi
      del versante meridionale delle Alpi più facilmente raggiungibile
      dall'Inghilterra. Nei resoconti delle sue passeggiate a piedi,
      alla scoperta degli angoli più sconosciuti della Val Leventina,
      Butler si rallegra del fatto che, a breve, con l'apertura della
      Galleria del San Gottardo, il viaggio da Londra sarà più
      rapido. E' testimone della profonda trasformazione del paesaggio
      della Val Leventina a causa della costruzione della ferrovia
      del San Gottardo: Airolo e Goschenen sono due enormi cantieri
      all'ingresso ed all'uscita del Traforo così come avviene
      oggi per Bodio ed Ersfeld per la realizzazione del nuovo collegamento
      di base dell'Alptransit.
   In Canton Ticino ad interessare
      particolarmente Butler sono i piccoli paesi sparsi sui versanti
      delle montagne, le chiese campestri e le cappelle votive ma anche
      le persone che incontra lungo il suo cammino, le loro abitudini
      e soprattutto il loro linguaggio con l'uso di parole ed espressioni
      idiomatiche di cui, con curiosità, egli ricerca sempre
      l'etimologia ed il confronto con la lingua natale. E' come se
      non volesse perdere nulla di ciò che vede e sente attorno
      a sé per far partecipe il lettore della sua felice esperienza
      di viaggiatore.Il racconto che Butler propone è vivace e vibrante di
      entusiamo: alla parola l'autore affianca schizzi, disegni e brani
      di spartiti musicali che richiamano la sua profonda passione
      per la musica e la sua speciale predilezione per Handel.
 L'edizione italiana del testo
      di S. Butler Alpi e Santuari a cura di P.F. Gasparetto è
      pubblicata da Atlas (Sacri Monti, Calvari e complessi devozionali
      europei Centro di documentazione) e Piemme.
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