Dante e il Santuario della Verna |
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“Nel
crudo sasso intra Tevere e Arno (Par. canto XI, vv. 106-108) ![]()
Così Dante, attraverso le parole di San Tommaso, racconta il momento in cui San Francesco ricevette le stimmate. Secondo la tradizione francescana il santo di Assisi si trovava in preghiera sul Monte della Verna, poco distante da Bibbiena, nel tratto dell'Appennino toscano compreso tra l'alta valle del Tevere e quella dell'Arno. Cristo, sotto le spoglie di un Serafino gli sarebbe apparso illuminando tutto il monte della Verna e dai raggi che l'angelo emanava si sarebbero originate le cinque piaghe alle mani, ai piedi ed al costato del santo. All'interno del vasto complesso religioso sorto in questo luogo, presso la cappella delle stimmate si conserva, al centro del pavimento, la pietra dove avvenne il miracoloso evento il 17 settembre1224. Dietro l'altare è posta una notevole terracotta invetriata di Andrea della Robbia raffigurante la Crocifissione. Un lungo corridoio affrescato con scene della vita del santo consente l'accesso alla cappella e lo svolgimento delle solenni processioni devozionali.
Il legame tra San Francesco ed il monte della Verna è da attribuire ad un dono del conte di Chiusi in Casentino, Orlando Catani. Dopo aver ascoltato una predica del santo in Montefeltro, presso il castello di San Leo, il nobile nel 1213 gli avrebbe offerto il monte, un luogo solitario e selvaggio adatto a chi volesse fare penitenza e vita solitaria. La proposta fu accolta di buon grado da Francesco che l'anno successivo vi fondò alcune celle e trasformò il sito in uno dei romitori prediletti per trascorrere lunghi periodi di ritiro e penitenza. L'estate del 1224, anno in cui il santo ricevette le stimmate, sarebbe stata l'ultima sua sosta a La Verna. I numerosi pellegrini e visitatori che oggi si recano al Santuario della Verna si trovano immersi in un ambiente di particolare bellezza e spiritualità. Con il passare dei secoli il luogo è divenuto meta di pellegrinaggio arricchendosi con nuovi edifici dedicati al culto ed all'accoglienza.
Dalla località La Beccia, in prossimità di Chiusi della Verna, un percorso in acciottolato permette di raggiungere l'antico ingresso dell'eremo.
Il luogo è immerso
nei boschi di faggi e conifere che ricoprono le pendici del monte
visibile e riconoscibile da tutto il Casentino e dall'Alta Val
Tiberina per la sua particolare forma. Un paesaggio selvaggio ed
aspro caratterizzato, a tratti, da calanchi. In cima ad un picco
roccioso, quasi come se fosse stato scavato nella pietra, sorge
l'Eremo francescano immerso nel Parco delle foreste casentinesi.
La basilica di Santa Maria Assunta, eretta tra XIV e XV secolo, è la chiesa maggiore del complesso. Nel semplice interno rinascimentale ad un'unica navata sono presenti le preziose terrecotte invetriate di Andrea della Robbia che rappresentano l'Adorazione del Bambino e l'Annunciazione. Dall'ampio piazzale del Quadrante che si apre dinnanzi all'edificio si gode di un ampio panorama sul Casentino ed il Pratomagno.
Oltre alla celle in
cui visse san Francesco un luogo di particolare suggestione è il
Sasso Spicco: una enorme roccia sporgente sotto la quale il santo si
ritirava in preghiera, nascosto in una profonda spaccatura della
montagna.
Collegamenti: La Verna - Santuario Francescano La Verna - Casentino
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novembre 2021, Rosalba Franchi |