Seconda cappella dedicata a S. Albino
Si rientra nel bosco, ora
si cammina in leggera discesa su un fondo ben selciato. Una nuova
cappelletta si apre a destra ancora dedicata al santo la cui identità è
molto discussa visto che sono tredici con lo stesso nome.
Ma qui non ci sono dubbi:
in piemonte, a Vercelli per l'esattezza, Sant'Albino figura nel
catalogo episcopale della città al quinto posto dopo sant'Eusebio,
fondatore della diocesi.
Albino divenne vescovo
nel 452, anno in cui le orde barbariche dei Goti di Alarico e degli
Unni di Attila attraversarono e devastarono la città. A lui toccò di
ricostruire la cattedrale, che era stata edificata per iniziativa
dell’imperatore Teodosio il Grande nel luogo della sepoltura del
protovescovo Eusebio.