particolare della mappa da: Storia della battaglia di Tornavento Il fragore dei cannoni segna l'inizio della battaglia: l'armata spagnola comandata dal Marchese di Leganès fiancheggiata dalla Cavalleria ispano-napoletana fronteggia l'armata francese del Duca de Créquy a cui si è unito il contingente sabaudo del Duca Amedeo I. E' il 22 giugno 1636 e a Tornavento i contendenti sono giunti alle fasi finali di questa interminabile battaglia combattuta nell'ambito della Guerra dei Trent'anni. Le truppe spagnole difendono Milano dall'attacco delle truppe franco-sabaude che hanno attraversato il Ticino e sono in parte trincerate dietro i fossati vuoti del Panperduto, della Cerca e di alcuni fortilizi realizzati dai soldati francesi. Una folla di uomini e donne si combatte con le picche, lunghe aste di legno munite di punte metalliche per colpire gli avversari a piedi e la cavalleria che avanza. Sui due fronti opposti risuonano i colpi degli archibugi mentre sul campo cadono a terra i primi morti e feriti. Le donne vivandiere ed i frati accorrono per aiutare i colpiti e dare l'ultima benedizione agli agonizzanti. Alla fine dei combattimenti si parla di migliaia di morti e di un intero territorio saccheggiato e devastato. Difficile parlare di vincitori e vinti anche se certo resta il fatto che gli Spagnoli siano riusciti a sbarrare la strada verso Milano ai Francesi. La ventesima rievocazione della Battaglia di Tornavento anche quest'anno fa discutere sul senso e l'inutilità di questa guerra, una terribile pagina di storia che oggi abbiamo avuto l'opportunità di sentire raccontare ed interpretare. Numerosi i figuranti ed i gruppi storici intervenuti per ricostruire l'evento nel modo più veritiero possibile. La Confraternita dei Cavalieri del Fiume azzurro ed il Gruppo storico Tercio de Saboya hanno organizzato la rievocazione avvalendosi della partecipazione di altri gruppi storico–militari della Lombardia, del Piemonte e del Canton Ticino che hanno riproposto abiti ed armi dell'epoca. Dopo le prime scaramucce e l'assalto al villaggio con picche, spade, archibugi e cannoni, le truppe si sono scontrate nella campagna antistante la vecchia dogana austro-ungarica dove il pubblico è stato coinvolto nell'emozionante rievocazione introdotta da un' esibizione equestre dei Cavalieri della Spada nella Rocca di Bellinzona. |
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