Expo 2015 Padiglione zero

COLTIVARE LA MEMORIA E CONDIVIDERE I SAPERI


Con il Padiglione zero inizia il percorso dell'uomo sulla Terra.

La citazione latina di Plinio il Vecchio "Divinus Halitus Terrae" campeggia all'esterno dell'imponente edificio a forma di cono.
Protagonisti indiscussi della scena sono la natura nel suo continuo e sorprendente mutare e l'uomo che, con la sua presenza e le sue azioni, è artefice delle trasformazioni dell'ambiente in cui vive.

Nel corso dei millenni gli esseri umani hanno acquisito saperi e conoscenze, sviluppato pratiche e adottato stili di vita che costituiscono un patrimonio di valore inestimabile per l'umanità.

divinus

Mi fermo meravigliata dinnanzi alla colossale costruzione di legno che accoglie il visitatore del Padiglione zero. Un'elegante biblioteca con colonnati, statue e cassetti aperti disposti su differenti piani. L'impatto è di grande effetto e stimola la curiosità. Siamo di fronte ad un ideale “archivio del mondo” dove trovano una collocazione, come i libri negli scaffali di una biblioteca, tutte le forme di sapere.

biblioteca

Conoscenze ed esperienze che si sono sovrapposte col passare del tempo ed hanno costruito la memoria collettiva. Una sorta dell'utopico Teatro della memoria vagheggiato nel XVI secolo dall'umanista Giulio Camillo Delminio che progettò la costruzione di un imponente edificio ligneo in cui avrebbe dovuto essere archiviato tutto lo scibile umano attraverso un sistema di associazioni mnemoniche per immagini. Un'idea raccolta dagli illuministi dell' Encyiclopédie francese e rivisitata, in modo del tutto personale, da Borges nella Biblioteca di Babele.

oggetti

Nutrire il pianeta. Energia per la vita”: il Padiglione zero è quello che dà inizio al percorso nel sito dell'Esposizione universale e, in certo senso, quello che dovrebbe darne il significato. 

Il “divino respiro della terra” della citazione di Plinio il Vecchio ci accompagna lungo la visita che si snoda in una serie di edifici a forma di cono. I temi svolti sono quelli della Natura naturans e della Natura naturata per rappresentare i molteplici aspetti dell'ambiente naturale e di quello antropizzato. Il percorso illustra il rapporto dell'uomo con la natura: le azioni e gli interventi che gli esseri umani hanno messo in atto nel tempo e nelle diverse culture, per trasformare e rendere abitabili gli spazi naturali.

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Oggetti materiali appartenenti a civiltà differenti e suggestioni tecnologiche che colpiscono l'immaginazione raccontano questo lungo cammino non scevro da contraddizioni ed interrogativi per il futuro. In uno spazio aperto colpisce la costruzione di un'enorme quercia che si innalza possente verso il cielo. Un vasto plastico racconta la trasformazione del paesaggio agricolo in quello industriale mentre gli innumerevoli schermi con le quotazioni della borsa alimentare ci proiettano violentemente nell'attualità, verso i problemi dell'economia globale.

L'esposizione affronta temi assai complessi, soprattutto in merito alla ricerca di proposte e soluzioni per uno sviluppo sostenibile: ad un visitatore attento può offrire spunti interessanti per la riflessione personale ed il confronto.    

Dalla curiosità agli interrogativi: Internet è oggi il nostro utopico Archivio del mondo?

Oggi più che mai, occorre coltivare la memoria e condividere i saperi.

Una sfida possibile?


2015 - Rosalba Franchi