PASSO GEMMI
salita Gemmi
La salita al Gemmi pass in una stampa del XIX secolo

La storia di Loèche les bains o Leukerbad è strettamente legata con la viabilità transalpina. Il Vallese è diviso dal resto della Svizzera dalla seconda catena alpina con vette di oltre 3000 m intervallate da passi coperti di neve e ghiaccio anche d’estate. Solo i valichi del Grimsel e del Furka, vicini alle sorgenti del Rodano, sono carreggiabili.
Il fiume Dala affluisce nel Rodano a Leuk, cittadina vallesana a metà strada fra Briga e Sion. Scorre nella valle omonima fino ai 1400 m di Leukerbad e prosegue in un’ampia vallata fino al ghiacciaio della Dala ed ai 2912 m del passo Gitzifurgge poco lontano dal Lotschepass. È un percorso non particolarmente difficile forse utilizzato per raggiungere Kandersteg ed il nord della Svizzera durante il periodo caldo medievale quando i ghiacciai erano al minimo storico ed anche il passo del Teodulo fra Zermatt e la valle di Gressoney era attraversato da mercanti con some e bestiame.

La velle della Dala
La valle e il ghiacciaio della Dala
salita
La parete sulla quale si inerpica la mulattiera

Il valico attuale che porta a Kandersteg è il Gemmi a quota 2362 m fra le vette del Daubenhorn e del Rinderhorn. In origine era un percorso molto impervio e pericoloso, praticabile solo da gente avvezza a superare pareti a strapiombo e precipizi anche con l’uso di scale fisse come accadeva per raggiungere la frazione di Albinen da Leukerbad. Venne trasformato in mulattiera nel 1740 per rendere agevole il passaggio delle merci e l’accesso alle terme da parte del pubblico nord europeo che poteva discendere a piedi, a dorso di mulo o su una portantina. Da allora l'itinerario pedonale è diventato per la sua importanza "Strada cantonale del Vallese".

mulattiera dall'alto
Il percorso a zigzag visto dalla funivia

Il percorso è una interminabile serie di gradinate e zigzag scavati nella roccia che risale una parete quasi verticale di 600 m scolpita a mano in due anni da operai tirolesi. Un monumento di roccia che in due ore a piedi (quindici minuti in funivia) raggiunge la piana del lago Daubensee e la base del Wildstrubel.

Dal 1863 i "Conducted Tours" in Svizzera dell'agenzia inglese Thomas Kook fecero tappa a Leukerbad e attraversarono il Gemmi pass portando migliaia di persone lungo questo itinerario storico ricco di sorprese.
Il passo è menzionato nel racconto “The final problem”, attraversato da Sherlock Holmes e Watson per raggiungere Meirighen e il terribile Moriarty alle cascate di Reichenbach. Il detective evita per poco un masso staccato dalla parete mentre percorre la strada lungo il Daubensee.
Anche Mark Twain nel 1878 racconta in "A Tramp Abroad (Vagabondo all'estero)" la sua esperienza lungo il terribile sentiero in cui vide cadere in un precipizio una contessa in viaggio di nozze sbalzata dal cavallo sul quale cercava di raggiungere il centro termale.
La località è descritta anche da Guy de Maupassant nella sua storia "L’Auberge". Il fabbricato, tuttora esistente, è il rifugio-hotel Schwarenbach situato poco più a valle del lago Daubensee e molto frequentato dagli escursionisti durante il periodo estivo.

Lago di Daubensee
Il Daubensee
L'Auberge
L'Auberge ai tempi di Maupassant
Kandersteg
Una locanda a Kandersteg

Dallo Schwarenbach La discesa che porta a Kandersteg ed al lago di Thun è un facile percorso che nel diciottesimo secolo era transitato anche da piccole carrozze trainate da cavalli. Da Leukerbad a Kandersteg di buon passo occorrono circa quattro ore.

 Dario Monti - aprile 2022