Brigerbad
Le terme di Brigerbad in Vallese

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"Arrivato a Visp, vi trovai il capitano Simon, che era sempre ben disposto con me. Mi disse che voleva fare una cura contro la gotta alle acque di Briga, che mi avrebbe pagato le cure se lo accompagnavo. La cura gli fece bene. In diversi l’aiutavano a mettersi nella vasca, si bagnava per due ore, poi usciva senza stampelle. Arrivò ai bagni anche il capitano della guardia del duca di Milano che aveva già speso inutilmente un sacco di soldi per la sua sciatica. Fece la cura e in tre giorni la sciatica si fermò e guarì. Ho visto a Briga queste ed altre guarigioni che hanno veramente del prodigioso".
Così scriveva Thomas Platter vissuto in Vallese alla fine del XV secolo nella sua biografia "La mia vita".

Le origini delle terme di Brigerbad risalgono a tempi remoti: si racconta che già gli antichi romani conoscessero le qualità curative di queste fonti minerali. Si sa per certo che, tempo dopo l'esterienza raccontata da Thomas Platter, le fonti furono sepolte da una frana e che il luogo esatto della sorgente venne dimenticato per parecchi anni. Le proprietà curative di quelle acque, tramandate nel 1544 da Johannes Stumpf, restarono nella memoria della gente: “permettono restaurazioni esterne, curano la rogna, il vaiolo, il colar del naso, il tremolio nelle giunture, le orecchie sorde, i crampi e chetano anche certe passioni troppo sfrenate…”.

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Dopo che le sorgenti furono ritrovate, Peter Owlig acquisì la struttura termale all’inizio del XVI secolo e ne curò un sostanziale ampliamento: aggiunse nuove vasche coperte, ingrandì la locanda e rinnovò il giardino con piante di vite e viottoli per passeggiate. Dopo la sua morte, il centro venne diretto dai suoi figli e conobbe nei decenni successivi un periodo davvero fiorente. Margaretha, la nipote, sposò più tardi Crispin Stockalper e divenne nonna del famoso Kaspar Jodok von Stockalper che aveva anche il monopolio dei commerci sulla mulattiera del passo Sempione.
Dai registri di commercio di Stockalper risulta che i diritti sulla fonte termale passarono in sua proprietà nell’anno 1642. Durante la sua gestione, però, straripamenti del Rodano danneggiarono le vasche, travolsero gli stabilimenti e ne riempirono di fango i locali. Egli, con tenacia, riuscì a ricostruire il complesso termale. In seguito all'usanza di tramandare i beni immobiliari in eredità alla figlia maggiore, questo passò in seguito a varie famiglie che, con alterne vicende, continuarono a fornire un servizio ridotto.

All’inizio degli anni trenta del Novecento, lo stabilimento passò nelle mani di Viktor ed Erika Lauwiner-Gemsch. In questo periodo le fonti termali erano  frequentate quasi solamente dagli abitanti locali, i quali si facevano dare le chiavi dai proprietari e andavano a fare il bagno nel cosiddetto Badloch (buco per il bagno), un cunicolo sotterraneo lungo sedici passi che serviva da vasca. I nuovi proprietari costruirono due vasche di 25 metri quadrati ciascuna, al tempo ancora separate per uomini e donne. In un’ulteriore area verde aggiunsero poi due vasche singole e una familiare. Il successivo arrivo della corrente elettrica permise il sollevamento di una maggior quantità di acqua calda e le strutture cominciarono ad attirare anche un pubblico più esigente.

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Si devono ad Hans Kalbermatten e alla moglie Cecile i continui e progressivi miglioramenti che, dagli anni sessanta, hanno trasformato Brigerbad in una stazione termale di livello internazionale. Uno stabilimento che, pur conservando le sue caratteristiche curative, è aperto a un pubblico vario: da persone bisognose di cure in grotta o in vasche coperte o di trattamenti nella lussuosa SPA a famiglie in cerca di relax negli ampi spazi verdi attorno alle piscine scoperte, a giovani che vogliono scivolare lungo il tobogan alpino o nella vorticosa corrente della vasca circolare.
 
Un bel campeggio alberato con campi da gioco, due ristorantini, un biotopo completano l’area  ai piedi del Sempione e del monte Leone.

Il piccolo borgo, che conserva case Walser e una chiesetta antica, offre strutture ricettive semplici ma comode e la possibilità di raggiungere, anche con autobus, importanti località turistiche come Zermatt, Saas Fee e il ghiacciaio dell’Aletsch.

A piedi, invece, si sale al caratteristico villaggio Walser di Mund da cui si gode un panorama meraviglioso sull'arco alpino meridionale e famoso per le pecore bicolore e per lo zafferano, oppure si segue con un bel sentiero a mezza costa la "rampa sud" della ferrovia che collega Briga con Goppestein e il traforo storico per Kandersteg.

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"Condotte le capre sulle erte ed aspre montagne, sedevamo insieme a mangiare. Ciascuno portava sulla schiena un cesto da pastore con dentro formaggio e pane di segale. Subito dopo aver mangiato, ci divertivamo a lanciare sassi da uno spiazzo sovrastante una ripida roccia: l’uno dopo l’altro si tirava al bersaglio". Qui intorno i pastorelli di Platter non si vedono più, ma restano ancora montagne innevate, pascoli, vigneti e frutteti ben tenuti e tante cose da scoprire.

Sito ufficiale delle Terme di Brigerbad

Immagini dell'autore e tratte dal libro: Brigerbad und seine thermal quelle di Peter Jossen

Settembre 2015, Dario Monti,  viestoriche.net