La via Regina da Nobiallo a RezzonicoPercorrere a piedi l'antico tracciato della Via Regina. Un itinerario che permette di scoprire la sponda occidentale del Lago di Como riservando piacevoli ed interessanti sorprese. Solo quando si incomincia a seguire il tracciato di questa importante via di comunicazione si comprende quanto questo territorio resti quasi completamente sconosciuto percorrendo in automobile la statale litoranea. Le gallerie che hanno reso più veloce e scorrevole il traffico e le numerose strettoie per l'attraversamento di alcuni centri rendono spesso difficile persino la sosta per visitare luoghi e monumenti d'interesse storico ed artistico lungo la strada. A piedi tutto è più semplice. Camminando si ha il tempo per godere del paesaggio riconoscendo le piante spontanee da quelle coltivate, osservare gli orti, i giardini terrazzati e gli spazi dove si allevano e pascolano gli animali, fermarsi per ammirare chiese e santuari, ritrovare antiche cappelle e riconoscere affreschi sui muri delle case.
Da Nobiallo a Rezzonico (oggi San Siro) il percorso della Via Regina è ben indicato. Il punto di partenza è la chiesa dei Santi Bartolomeo e Nicolò di Nobiallo affiancata dal singolare campanile pendente del XIII secolo. La scritta Via Regina, oltre che sulla segnaletica, compare sulla facciata della chiesa. Percorrendo il vicolo principale del borgo si giunge nella piazzetta in cui è ancora leggibile, seppur non integro, un affresco murale. Il viottolo che lascia l'abitato attraversa orti e terrazzamenti coltivati per salire verso il Santuario della Madonna della Pace, ben visibile da lontano per la sua posizione elevata: fu edificato nel 1658 per celebrare la firma del trattato di pace tra Francia e Spagna. Un antico ponte permette di superare il torrente che scende dalla valle del Miro e salire alla chiesa posta all'inizio della mulattiera del Sasso Rancio così chiamato forse per il colore rossiccio delle rocce ferruginose. Il sentiero, citato negli statuti del 1335, fu utilizzato sino agli inizi del Novecento quando venne costruita la statale litoranea. Rimessa
in sicurezza dalla Comunità Montana delle Alpi Lepontine in
occasione del Giubileo del 2000, la mulattiera presenta scalini
incisi nella roccia e selciati, muretti di protezione verso i pendii
scoscesi a picco sul lago, ampie piazzole attrezzate, un tempo
utilizzate per consentire alle bestie da soma di incrociarsi. La
salita permette di aggirare e superare questa difficile parete
rocciosa che, vista dall'alto, fa pensare ad un scogliera a picco sul
mare. La vista verso il lago è inconsueta, assai differente da
quella che possiamo godere dal litorale: decisamente meno
rassicurante e più selvaggia. Un punto di osservazione inaspettato e
sorprendente. Lungo
il cammino, sui versanti più solatii meraviglia vedere già fiorite,
in questo gennaio primaverile, le pervinche. Poco
sopra, abbarbicate su un terrazzamento, alcune pecore seguite dai
giovani agnelli si rincorrono. Più a valle, nei terreni più piani,
compaiono anche qualche mucca, dei cavalli e degli asini. Il
paesaggio agreste fa pensare alle vedute disegnate dai viaggiatori
dell'Ottocento.
A fianco della chiesa, tra il cimitero e la statale, sorgono gli estesi resti di una fortificazione tardo romana del VI secolo a cui potrebbero essere collegati gli avanzi di una torre conosciuta come ”castelasc” e le mura ritrovate a lago, sotto il livello dell'acqua. Secondo alcune ricerche esse sarebbero le fondamenta appartenenti alla chiesa di San Siro, già esistente alla fine del 1200. Quest'anno, come già avvenuto in passato, la stagione particolarmente asciutta e l'abbassamento di oltre un metro e mezzo del livello del lago le hanno rese chiaramente visibili. Dalla chiesa di Santa Maria la via Regina prosegue verso Rezzonico, un gruppo di case dominate dalla severa mole del castello. Costruito nel 1363 dalla famiglia dei Della Torre, l'edificio è caratterizzato da una torre massiccia e dalla merlatura. Di fianco ad esso sorge la cappella seicentesca dei Re Magi che contiene un pregevole altare in marmo nero decorato con intarsi che raffigurano l'Adorazione dei Magi. Il gruppo di case che si affaccia sul lago è particolarmente scenografico: nella raccolta piazzetta da cui si gode un ampio panorama, prospetta un elegante palazzetto con porticati. A pochi passi dall'acqua, una rigogliosa pianta di mimosa fa bella mostra dei suoi fiori gialli precocemente sbocciati. Febbraio 2016 Rosalba Franchi |
Di seguito alcune fotografie scattate lungo il percorso:
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