Da Colonno a Cadenabbia di Griante, circa dieci chilometri da percorrere a piedi per scoprire un interessante tratto del Lario. E' la Greenway del Lago di Como, un itinerario che si svolge in parte lungo il tracciato dell'antica via Regina, in parte su tratti pedonali litoranei alternativi alla statale. Un modo inedito di scoprire il lago che riserva non poche sorprese. Il
cammino prende avvio a Colonno:
il sentiero selciato è ben segnalato dalla frecce giallo blu che
indicano anche la distanza chilometrica da percorrere per arrivare al
punto di arrivo. Si sale e si scende attraverso gli stretti vicoli ed
i passaggi coperti. Un ponte in muratura permette di superare un
corso d'acqua quasi del tutto asciutto incassato in un'impervia gola.
All'uscita del paese, il paesaggio riserva viste aperte sul lago e
sui terrazzamenti dove compaiono ulivi rigogliosi ed alberi di fichi
carichi di frutti. Dall'alto anche lo sguardo sui campanili delle
chiese offre punti di vista del tutto particolari. Sembra di poter
toccare l'Isola Comacina con la bianca chiesa di San Giovanni, tanta
la vicinanza alla sponda di Sala
Comacina
da cui si allontano le barche che assicurano il collegamento con
l'isola. In questo tratto, in cui la statale si fa sempre più stretta, il traffico impone spesso lunghe soste ai veicoli. A piedi tutto è più facile perché, attraversata la strada, il sentiero si distacca dal lago e sale verso il centro di Ossuccio. C'è il tempo per guardarsi intorno e per fermarsi in una delle trattorie o locande (quasi tutte, come le chiese, hanno nomi di Santi) che servono i tradizionali missoltini ed il pesce di lago. Dall'alto una torre medioevale controlla la strada; in lontananza, si riconosce la sagoma di qualche cappella del Sacro Monte e, dietro un costone roccioso, la guglia del Santuario del Soccorso. Più oltre, in direzione di Lenno, le forme chiare e sobrie dell'Abbazia dell'Acquafredda.
Tra gli ulivi sorprende scoprire il pinnacolo del bizantineggiante campanile della chiesa di Santa Maria Maddalena che, a Ospedaletto, prospetta sul lago. Attraversiamo una terra fertile e con un clima mite che ha permesso, nei secoli passati, di eleggere l'olio come uno dei suoi prodotti più caratteristici. La discesa a Lenno offre la vista su storiche dimore come Villa Balbiano e del Balbianello, Villa Monastero. Attraversato il torrente Perlana e l'antico castrum romano di Campo, si raggiungono la chiesa parrocchiale ed il battistero romanico di Lenno; per un tratto si percorre l'animato lungolago godendo di splendide viste sul golfo per poi risalire verso la montagna. Ripresa quota ed allontanandosi dal lago, l'itinerario prosegue verso Mezzegra dove, da una panoramica terrazza, si affaccia sul lago la grandiosa chiesa di Sant'Abbondio sorta nell'area alla primitiva chiesa romanica ora inglobata nella canonica. Si passa accanto all'importante Palazzo Brentano e quindi, in prossimità di Tremezzo, la greenway scende in riva al lago per avvicinarsi a prestigiose ville attorniate da parchi lussureggianti ed al golfo della Tremezzina. L'approdo dei battelli della navigazione e il continuo passaggio di pullman turistici animano il lungolago: numerosi turisti sostano di fronte al cancello d'ingresso di Villa Carlotta ed al suo Parco botanico in attesa del turno di visita.
L'itinerario pedonale per gli ultimi due chilometri corre a lato della statale fino a raggiungere Cadenabbia di Griante. La vista sul lago si allarga alla sponda lecchese ed alla punta di Bellagio, ormai sempre più vicina. Una breve sosta per ristorarsi e godere delle bellezze del panorama. L'autobus per Colonno ci permetterà di tornare rapidamente e senza fatica al punto di partenza del nostro itinerario. Settembre 2015 Rosalba Franchi |
Di seguito un album di immagini raccolte lungo il percorso:
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