La ferrovia della Valmorea

 

La storia

La Ferrovia della Valmorea metteva in comunicazione i maggiori centri industriali del Varesotto con la Svizzera attraversando la Valle dell'Olona e del torrente Lanza.
L'apertura del primo tronco di questa ferrovia a vapore risale al 1904 quando la Società Ferroviaria Novara- Seregno costruì la linea Castellanza - Cairate- Lonate Ceppino di Km. 10.503. Oltre alle stazioni di Castellanza vennero relizzate le fermate di Marnate, Prospiano e le stazioni di Gorla Minore, Solbiate Olona, Gorla Maggiore, Fagnano Olona, Cairate, Lonate Ceppino.


L'importanza della linea risiedeva soprattutto nel servizio di trasporto merci in una zona in cui, grazie alla vicinanza del fiume Olona, era avvenuta la localizzazione di industrie tessili quali il Cotonificio di Solbiate e lo stabilimento Candiani in prossimità del quale venne relizzata un'apposita fermata.
In base alla Convenzione stipulata dalla Società Ferroviaria Novara-Seregno con il governo, il materiale rotabile non doveva essere inferiore a 3 locomotive, 10 carrozze viaggiatori, 10 carri merci e 3 bagagliai; il numero di treni previsto era almeno di 3 al giorno in andata e ritorno e la velocità consentita non doveva superare i 40 km.orari.
Accolta con grande favore dagli abitanti della Valle Olona, la ferrovia Castellanza-Cairate con il passare degli anni divenne però, oggetto di numerose critiche.

Sui giornali dell'epoca, nelle pagine di cronaca, si leggono spesso lamentele da parte degli utenti che, senza dubbio, risentivano della priorità riservata al servizio merci.
"Chi ha la disgrazia di viaggiare sul tronco della Val d'Olona bisogna che si armi di una filosofia e di una rassegnazione spartana" e ancora "viaggiando in Val d'Olona sembra di viaggiare nelle dimenticate regioni africane " si lamentava nel 1911 "Il Viaggiatore".
Le critiche più pesanti riguardavano innanzitutto i numerosi passaggi a livello incustoditi e l'assenza di un'adeguata manutenzione sulla linea, cause frequenti di gravi incidenti spesso anche mortali. Si sottolineava inoltre la scarsità di corse e le mancate coincidenze con le linee per Novara e Milano. Il viaggiatore che da Busto Arsizio avesse dovuto raggiungere Cairate, dopo lunghe attese alla stazione di Castellanza, arrivava a destinazione sempre con ritardo a causa del servizio merci. Se poi perdeva una corsa doveva aspettare circa otto ore per la successiva.

da:www.valleolona.com


Per non parlare poi dello stato delle carrozze riservate ai viaggiatori: "sgangherate e col pavimento sporco, gelide d'inverno perché fornite di scaldaposti solo in prima classe, con le locomotive caffettiere" che, per i frequenti guasti, costringevano spesso a proseguire pedibus calcantibus!
Nel 1913 fu approvata la Convenzione per il prolungamento della ferrovia da Cairate-Lonate Ceppino al confine svizzero. I lavori di costruzione vennero iniziati prima del conflitto mondiale ma, nel 1916, fu aperto solo il primo tratto che terminava a Valmorea. Lungo km. 18.2 esso si sviluppava fino a Malnate nella Valle dell'Olona costeggiando in più tratti questo fiume e, da Malnate a Valmorea, seguendo il torrente Lanza. Sul suo percorso si trovavano le stazioni e fermate di Gornate Olona, Castiglione Olona, Lozza, Ponte Vedano, Bizzozzero, Malnate, Cantello e Valmorea.


Garantiti dal capitolato erano quattro coppie di treni giornalieri per i viaggiatori o misti così come le agevolazioni e gli abbonamenti speciali per studenti , agricoltori ed operai. Avevano diritto al trasporto gratuito gli attrezzi rurali per la lavorazione dei campi e, sul primo treno mattutino "i prodotti della campagna, della stalla o della pesca diretti ai capoluoghi di Mandamento o ai luoghi di fiere e mercati" trasportati da "campagnoli o pescatori viaggianti in terza classe". Per il ritorno, gli stessi campagnoli avevano il diritto a riportare con sé gratuitamente gli imballaggi, i recipienti, le bottiglie ed i panieri vuoti con i quali avevano trasportato le proprie merci.


Con il 1 gennaio 1918 l'esercizio della ferrovia di Valmorea passò dalla Società ferroviaria Milano-Seregno alla Società anonima Ferrovie Nord Milano. A causa del conflitto mondiale, fu ultimato ed aperto solo nel 1926 il tronco terminale vero e proprio di km. 2.212 che univa la stazione di Valmorea al confine svizzero dove si allacciava al tratto Stabio-Mendrisio nel territorio della Federazione elvetica.


La linea ferroviaria così costituita diventava una via di comunicazione internazionale. Essa dava origine ad un nuovo accesso dall'Italia al Gottardo e l'importanza che veniva ad assumere nei riguardi dei due Paesi interessati fu riconosciuta dai rispettivi governi che, con apposita convenzione, si impegnarono ad assicurarne l'esercizio. Tuttavia, per la scarsità del traffico nel tratto svizzero, dovuta principalmente al negato instradamento delle merci da parte delle Ferrovie dello Stato italiano dal transito di Valmorea, tale linea venne chiusa all'esercizio nel 1928. Per diretta conseguenza fu sospeso il tronco terminale da Valmorea al confine su territorio italiano.
Nel novembre 1938 venne autorizzata la sospensione del servizio viaggiatori sull'intera linea e l'effettuazione del solo servizio merci con una tradotta nei giorni feriali dapprima sino a Malnate, e poi sino a Castiglione Olona, lasciando il binario tra Castiglione e Malnate come raccordo in uso alle Officine Meccaniche Conti di Malnate.
La ferrovia di Valmorea, di cui era divenuta concessionaria nel 1943 la Società Ferrovie Nord Milano, nonostante le ventilate ipotesi per la sua riapertura al traffico internazionale, continuò a sopravvivere fino al 1977 solo nel tratto Castellanza-Castiglione Olona per servizio merci.

da:www.valleolona.com

 

...Passano circa 20 anni, e come per la funicolare ecco che torna la "mancanza" di binari: venne allora fondata, sul territorio italiano, l'"Associazione Amici Ferrovia della Valmorea", che unitamente al Club San Gottardo svizzero ha ancor'oggi il principale compito di promuovere e collaborare nel risanamento e riapertura della linea. Oggi chiaramente la ferrovia ha solo valore turistico e grazie a questi scopi anche la politica locale ha saputo cogliere l'occasione: ecco allora che l'unione delle forze (economiche grazie a Regione Lombardia, Provincia di Varese, Ferrovie Nord e Comuni, di collaborazione grazie alle associazioni di volontari) ha portato dal 1993 sino ad oggi alla riapertura parziale della ferrovia: si è partiti con l'effttuazione di alcuni treni a vapore tra Mendrisio e Valmorea per giungere, passo dopo passo, alla riapertura della tratta sino a Cantello e oggi fino a Malnate Olona. Il progetto che oggi si pongono i volontari insieme alla Provincia di Varese e la Regione Lombardia è quello di riaprire quanti più chilometri possibili della ferrovia, in quanto si ritiene estremamente utile per fini turistici.Nei progetti della Provincia di Varese è presente quello del prolungamento della ferrovia della Valmorea sino a Castiglione Olona...da varesefunicolari.org

La parte più a sud, da Castiglione Olona a Marnate è stata recuperata come pista ciclabile.

Negli anni non sono mancate le proposte per ritornare ad utilizzare tutto il tracciato a scopo commerciale e passeggeri. Nell'articolo allegato comparso su Castellanza in rete nel 2010, l'ing. Giuseppe Ferrario di Busto Arsizio avanza proposte concrete per la riapertura della linea.

Riaprire la ferrovia della Valmorea di G. Ferrario

 

Giugno 2012 - Rosalba Franchi e Dario Monti